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Lorenzo Jovanotti: Fango (video 1 e 2)

Fango è il singolo di lancio del nuovo album di Lorenzo "Jovanotti" Cherubini Safari ("lungo viaggio" nella lingua swahili) in uscita il 18 gennaio in tre diverse versioni. Safari nella versione CD "tradizionale" conterrà 12 canzoni, ecco la tracklist pubblicata sul sito ufficiale di Lorenzo soleluna.com:
1-FANGO (con Ben Harper)
2-MEZZOGIORNO
3-A TE
4-DOVE HO VISTO TE
5-IN ORBITA
6-SAFARI (con Giuliano "negramaro" Sangiorgi)
7-TEMPORALE (con SLY & ROBBIE)
8-COME MUSICA
9-INNAMORATO
10-PUNTO (con Sergio Mendes)
11-ANTIDOLORIFICOMAGNIFICO
12-MANI LIBERE 2008 (con Michael Franti Spearhead)

Fango è una canzone particolare con un testo da leggere e impreziosita dalla chitarra di Ben Harper.

Il videoclip di Fango, con la regia di Ambrogio Lo Giudice, è stato girato presso le cascate di Iguazu al confine tra Brasile, Paraguay e Argentina. Il prepotente scenario naturale fa da sfondo "indifferente" alla canzone, quasi a sottolineare il distacco della Natura dalle vicende umane, troppo insignificanti e personali per coinvolgerla ma sufficienti per allontanarla da noi. Così per l'uomo distratto dalle tragedie della vita "tra i colpevoli le vittime e i superstiti", abitante alienato di una città che "è un film straniero senza sottotitoli" il vero pericolo "è quello di non riuscire più a sentire niente".

Il videoclip è stato prodotto in due versioni, due punti di vista per esprimere lo stesso concetto: nella prima lo scenario naturale prevale per tutto il video e Lorenzo è la voce fuori campo; nella seconda la figura di Lorenzo in primo piano è statica e straniante mentre incombe sullo sfondo la potenza delle cascate.

Ecco come Jova descrive il concept del video: "L'idea è quella di tentare di stabilire una relazione forte tra chi guarda e la natura, intesa esattamente come metafora della vita stessa, il luogo da dove veniamo e dove torneremo, l'essenza maschile/femminile al massimo del suo splendore e della sua essenza di lotta e di tenerezza, di forza e di dolcezza. Il divino meraviglioso. Il cielo e il fango. Qualcosa che non ricordiamo che esiste ma che è in noi sempre lì, da sempre e per sempre." Finchè l'uomo, con la sua indifferenza verso l'ambiente, non riuscirà a distruggere anche la natura (aggiungo io).

Ed ecco il desiderio di Lorenzo: "Mi piacerebbe che questo video creasse uno stacco nel traffico di tutti i video che ci sono in giro, senza pretendere di essere migliore e nemmeno "strano" o "originale" ma semplicemente portando chi lo guarda ad entrare in relazione con una parte di sé che esiste in tutti e che quando affiora dà una scossa e rimette tutto in circolo."

Se fosse per me, caro Lorenzo, lo farei girare nei tabelloni pubblicitari agli angoli delle piazze, lungo le autostrade e ogni volta che un "umano" accende il televisore perchè ormai mi sembra che siamo alla "frutta" e per colpirci abbiamo davvero bisogno di un elettroshok! E non è più tempo di accontentarsi dell'artista "illuminato" che ci fa riflettere un momento per poi dimenticare tutto nello spot pubblicitario del nuovo telefonino, il pericolo, sono daccordo, è quello di non riuscire più a sentire niente, nemmeno Lorenzo "Jovanotti" Cherubini ed altri pochi "onesti" che, attraverso la musica, toccano tematiche importanti. Eppure... "Io lo so che non sono solo/anche quando sono solo".

Fango - video 1

Link diretto al video - youtube

Fango - video 2

Link diretto al video - youtube

Su soleluna.com si possono vedere le due versioni del videoclip a schermo intero e ad una definizione migliore.

Fango (testo canzone)

Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano

sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall’alto

si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero

ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose

ma l’unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l’odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza

le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede

ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c’è niente

un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi

smettere di lamentarsi

che l’unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente

il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l’appetito la sete l’evoluzione in atto
l’energia che si scatena in un contatto

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango

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